mercoledì 30 marzo 2011

Vegetarian* Cercasi

Pamela Anderson in uno spot per la PETA

Come recita un accattivante spot di Pamela Anderson, l'ex "bagnina" del mitico serial televisivo Baywatch, tutti gli animali hanno le stesse parti ... e quelli che hanno un cuore diventano vegetariani. La causa vegetariana (rinunciare, per ragioni etiche, a mangiare carne e pesce) e la causa vegana (rinunciare anche a latte, uova e derivati) hanno sempre avuto, ed hanno, ottimi testimonial: attori (Brigitte Bardot, Richard Gere), scienziati (l'oncologo Umberto Veronesi, l'astrofisica Margherita Hack), intellettuali e scrittori (George Bernard Shaw, Simon Weil, Tiziano Terzani). Per non parlare dei politici, dal Mahatma Gandhi, il padre dell'India moderna, al Dhalai Lama, che ha ricevuto nel 1989 il Premio Nobel per la Pace.



Umberto Veronesi

La cucina vegetariana ha una tradizione millenaria, diffusa in tutto il mondo, e vanta piatti ottimi sia per il gusto sia per l'apporto proteico, uguale o superiore a quello della carne. Dal punto di vista salutistico, i piatti "animal friendly" migliori sono quelli  vegani, perchè non contengono nè latte nè uova, o loro derivati, e quindi sono privi dei grassi animali così pericolosi per le arterie. Le migliori "basi" per i piatti vegani sono il couscous (di tradizione nordafricana, derivato dalla semola di grano), il tofu (di tradizione cinese, derivato dalla soia) ed il seitan (di tradizione asiatica, derivato dal grano). Queste tre pietanze hanno un contenuto proteico paragonabile a quello della carne, e permettono, combinate con le verdure, di ottenere ottimi secondi, o anche piatti unici, vegani.  Al di là dell'etica e del rispetto dei diritti degli animali, un altro punto a favore della cucina vegana sta nel fatto che le materie prime vegetali (couscous, tofu, seitan) sono meno costose della carne o del pesce: la cucina vegana è sempre stata, per tradizione, una cucina "povera".


Tofu con verdure

Già da diversi anni la Banca d'Italia ha "riconosciuto" la "causa vegetariana", ed ha introdotto l'opzione dei menù vegetariani nelle mense dell'area romana, che servono diverse sedi (le più importanti sono Palazzo Koch, a Via Nazionale, ed il Centro Donato Menichella, a Vermicino) con un bacino di diverse migliaia di utenti, tra dipendenti e personale esterno.


L'ultimo contratto stilato da Bankitalia con la Società Compass,  che ha in appalto i servizi di mensa, prevede  "portate aggiuntive di tipo vegetariano differenziate per la stagione invernale e quella estiva". I secondi piatti vegetariani previsti dal contratto sembrano più che accattivanti, anche per i non vegetariani: fettine di seitan panate (il seitan è un derivato del grano con un aspetto, un sapore e un contenuto proteico molto simili a quelli della carne), seitan alla griglia, spezzatino di soia con piselli (se ben cucinato, lo spezzatino di soia è un piatto da gourmet), crocchette di ceci felafel (un saporito classico della tradizione mediorientale).

Ovviamente non tutto è perfetto, ma tutto è perfettibile. Nei menù vegetariani offerti dalle mense Bankitalia c'è anche qualche ingenuità, come ad esempio alcuni "secondi" che in realtà sono dei contorni: Teste di funghi al forno, Radicchio brasato all'aceto balsamico, Carciofi alla romana, Ratatouille di verdure, Pomodori ripieni con pane e olive, Finocchi gratinati al forno. Questi piatti, pur essendo ottimi contorni, non forniscono l'apporto proteico necessario per un pasto: 10-15% di proteine rispetto all'apporto complessivo del pasto, stando alle "Linee Guida INRAN  per una sana alimentazione" pubblicate nel sito Intranet dei  dipendenti Bankitalia.

Infatti, uno dei requisiti fondamentali di qualunque dieta, vegetariana o meno, è quello di fornire il corretto apporto proteico giornaliero. Le proteine sono i "mattoni" dell'organismo, e dalle carenze di proteine possono derivare problemi di salute anche gravi. La tabella seguente riporta il contenuto proteico per alcuni degli alimenti più comuni.


Tabella con gli alimenti più proteici (valori espressi in grammi di proteine per 100 grammi).
N.B. Il valore proteico per 100 g. degli alimenti secchi (soia, fagioli) dimuinisce di circa il 50% dopo l'aggiunta dell'acqua di cottura.

L'apporto di proteine giornaliero necessario per un adulto dipende da molti fattori; in generale, si consigliano 0,8 grammi di proteine giornaliere per kg di peso. Ad esempio, una donna del peso di 50 kg dovrebbe assumere 40 g. di proteine al giorno, mentre  un uomo del peso di 70 kg dovrebbe assumerne 56 g. al giorno.

Normalmente, l'assunzione di proteine avviene  con i tre pasti principali della giornata: colazione, pranzo, cena. Ad esempio, una colazione con una bella ciotola (250 g) di latte con cereali fornisce circa 8 grammi di proteine (il latte contiene circa 3 grammi di proteine per 100g). Nella tradizione italiana, la colazione è leggera, e la principale fonte di proteine è il pranzo, che dovrebbe fornire da un terzo alla metà delle proteine giornaliere.  

A pranzo, una donna del peso di 50 kg dovrebbe assumere da 13 a 20 grammi di proteine, mentre un uomo del peso di 70 kg dovrebbe assumere da 19 a 28 grammi di proteine. Per i "carnivori", questo quantitativo di proteine può essere facilmente fornito da una porzione di carne (che contiene circa 20 grammi di proteine per 100 grammi) o di pesce (17 g. di proteine per 100 g.). Per i vegetariani, in teoria non ci sono problemi: basta una porzione di tofu, il "formaggio di soia" (15 grammi di proteine per 100 grammi), oppure di seitan, un  piatto asiatico derivato dal glutine di grano  (18 g. di proteine per 100 g.) oppure di couscous, un tradizionale piatto mediterraneo a base di semola di grano (15 g. di proteine per 100 g.).

La "piramide" degli alimenti "vegani"

 
Dicevamo che non tutto è perfetto. Ma tutto è perfettibile. In alcuni giorni i menù vegetariani delle mense Bankitalia forniscono un apporto di proteine inferiore a quello giornaliero consigliato. Ecco alcuni suggerimenti per piatti vegetariani che forniscano un corretto apporto proteico:

Couscous con verdure

  • couscous con verdure: si tratta di un ottimo (ed economico) piatto della della tradizione mediterranea; il couscous è derivato dal grano (semola)  ed ha un apporto proteico paragonabile a quello della carne (non è consigliabile aggiungere mozzarella o formaggio al couscous con verdure, perchè questi ingredienti non fanno parte della ricetta tradizionale di questo piatto, anzi ne rovinerebbero il gusto);


Tofu con verdure

  • tofu con verdure: il tofu, un derivato della soia "inventato" in Cina diverse centinaia di anni fa, è un alimento con un valore proteico altissimo, spesso superiore a quello della carne; anche se relativamente costoso, il tofu è molto, molto meno costoso della carne; si tratta quindi di un'ottima soluzione per i menù vegetariani  (non è consigliabile aggiungere mozzarella o formaggio ai piatti con tofu, perchè questi ingredienti non rientrano in nessuna ricetta tradizionale  con il tofu, e ne rovinerebbero il gusto).


Vegetarian* Cercasi. Ovvero, Vegetariane/i Cercasi. Il vero obiettivo di questo articolo non è quello di illustrare i vantaggi della dieta vegetariana (vantaggi che tutti i vegetariani già conoscono), ma quello di aggregare i vegetariani che usufruiscono delle mense dell'area romana di Bankitalia, raccogliere le loro esigenze e le loro preferenze, e farle arrivare ai responsabili della gestione delle mense. In questo modo,  formando un "fronte comune" dei vegetariani Bankitalia, aggregando domanda ed offerta, si possono concordare dei menù vegetariani che rappresentino le effettive esigenze, ed anche le preferenze, dei dipendenti vegetariani.


Tutti i Vegetarian* che usufruiscono delle mense dell'area romana di Bankitalia, e che ritengono che ci siano margini di miglioramento per gli attuali menù vegetariani, si sentano liberi di contattarmi. nlm.


lunedì 28 marzo 2011

La finta terremotata aquilana a Forum

Si chiama Marina e proviene da Popoli, un comune in provincia di Pescara, a 50 km dell’Aquila. Ha partecipato il 25 marzo a una puntata di Forum assieme al suo fantomatico marito, che, in realtà, proviene da un paese vicino Chieti ed è noto in zona per la sua passione per lo spettacolo. Il tinello mattutino di Rita Dalla Chiesa è stato la location per una tragica e squallida farsa propagandistica della grandeur berlusconiana-bertolasiana, al punto da scatenare l’ira degli aquilani e dell’assessore all’Assistenza alla Popolazione del Comune dell’Aquila, Stefania Pezzopane.

Secondo molti commentatori in rete questa donna è una venditrice di fiori. Quel che è certo è che la storiella mal recitata di due coniugi reduci dal terremoto e miracolati da Berlusconi è completamente farlocca. Dalla iperbolica testimonianza della donna affiora un’immagine paradisiaca e sbrilluccicante dell’Aquila: dopo la devastazione totale (“la casa si rigirava, cadevano tutti…eeehm…i lampadari, si sono staccati persino i termosifoni dal muro!”), una città completamente ricostruita nei centri storici, una specie di Eldorado dove “tutti hanno le case”, non c’è più paura e “solo 300 aquilani sono rimasti fuori e mangiano e bevono a spese dello Stato”. E via all’apologia del divo Silvio:Dobbiamo ringraziare solo il presidente Berlusconi. Non ci ha fatto mancare niente, ha dato a tutti case con giardini, garage e tutti lavorano. Voglio quei soldi perché tutte le attività hanno riaperto, tranne la mia. L’Aquila è in piena ricostruzione, sta tornando come prima (…) Sono rimasti fuori solo 300/400 persone, stanno in hotel perché gli fa pure comodo, mangiano, bevono e non pagano nulla, pure io ci vorrei andare”. E non solo: nel centro storico della città “tutte le attività commerciali sono ricominciate, come e meglio di prima”.

Rincara la dose la padrona di casa Dalla Chiesa, pur illuminata dalla consapevolezza di “attirarsi le ire di tanti”: Dovete ringraziare tanto anche Bertolaso, ha fatto un grandissimo lavoro“. Spellamenti di mani e standing ovation corale. E la carampana berlusconiana aggiunge: “Un applausoooo! Quello volevo pure dire”.

Ma le prime timide reazioni contrariate si registrano dalle mail che pervengono alla redazione e, a fronte di un pubblico parteggiante per la berlusconiana ottimista, dalla testimonianza di una volontaria della Protezione Civile, presente in studio. L’unica che sbugiarda i panegirici tonitruanti della ridondante signora. Tutto però è sepolto dai soliti gridolini isterici e dalla risatine innescate dalle penose gag dei due falsi coniugi.

Qualcun’altra sopravvissuta al terremoto, come la signora Assunta Zaratti, rivela al canale aquilano TV Uno di aver espresso tutto il suo sdegno con una telefonata alla redazione di Forum, che ha replicato alla donna affermando che la sua protesta voleva essere solo “politica”. “E’ vergognoso” – afferma la signora Assunta, tuttora costretta a vivere in albergo perchè la sua casa è ancora inagibile – “perchè ancora vivo in un hotel senza alternativa alcuna. E’ stato un teatrino indecoroso e commediante.” E chiede, a nome di tutti gli Aquilani, le pubbliche scuse da parte della trasmissione.

Indignata anche l’assessore Pezzopane che ha scritto una lettera alla Dalla Chiesa: “Durante la trasmissione – si legge nella missiva – persone che, mi risulta, nulla hanno a che vedere con L’Aquila, hanno parlato della situazione attuale, facendone un quadro distorto e assolutamente non veritiero. Noi tutti che, a due anni dal sisma, di cui a giorni andremo a commemorare l’anniversario, viviamo quotidianamente il dramma e la desolazione di vedere la nostra città distrutta e abbandonata, ci sentiamo offesi e presi in giro. La nostra, oggi, è un’esistenza precaria, in case provvisorie e scuole promissorie, senza i nostri luoghi, i nostri spazi, la nostra stessa identità di comunità che fatica a ritrovarsi. Gli anziani giocano a carte sotto le pensiline degli autobus e i bambini hanno, come spazio di gioco, solo i centri commerciali. L’economia è al tracollo, l’occupazione in affanno e temiamo che i nostri giovani abbandonino la città se non partirà la ricostruzione, non solo quella strutturale, ma anche quella sociale ed economica.”.

E continua: “La città che vive quotidianamente tutto questo, con famiglie che hanno perso il lavoro e devono pagare i mutui sulle case crollate, si è sentita ferita e vilipesa. Per questo la invito a venire all’Aquila per vedere con i suoi occhi come si vive qui e che cos’è stato il nostro terremoto”.

Stefania Pezzopane non si è limitata a scrivere tale epistola, ma ha commentato la farsa inscenata a Forum, una fiction con finti aquilani che si spacciano per tali”. In realtà, negli alberghi alloggiano40.000 sfollati e fra questi c’è una grossa percentuale che muore, che non rientra ancora nella propria casa. Se avessero voluto raccontare storie vere, qui ne abbiamo tante. Il fatto che si sia voluto rappresentare un dramma con una storia finta la dice lunga sulle intenzioni di certi mezzi di informazione che hanno oscurato L’Aquila per mesi e ora, alla vigilia del secondo anno, quando sono attesi mezzi di informazione da tutta Europa in città, cercano di “ridimensionare” un presente che non è quello raccontato”.

Tutto il resto della truce e vergognosa propaganda di foggia nordcoreana è in questo triste filmato.






giovedì 3 marzo 2011

I menù vegetariani delle mense Bankitalia: dalla teoria alla pratica

Una vegetariana d'eccezione: l"'inossidabile" Margherita Hack

In un articolo precedente abbiamo parlato dei valori etici (rispetto per la vista degli altri esseri viventi) che  motivano le diete "vegetariane" (non mangiare carne e pesce) o "vegane" (evitare anche a latte, uova e derivati). Abbiamo visto che la causa vegetariana e vegana hanno, ed hanno sempre avuto, ottimi "testimonial": scienziati (l'oncologo Umberto Veronesi, l'astrofisica Margherita Hack), attori (Richard Gere, Pamela Anderson), cantanti (l'ex Beatle Paul McCartney), intellettuali e scrittori (Lev Tolstoj, Tiziano Terzani), politici (come Gandhi, il padre dell'India moderna, ed il Dhalai Lama, che ha ricevuto nel 1989 il Premio Nobel per la Pace).


L'attrice Pamela Anderson in una recente campagna pubblicitaria vegetariana

Stando alle foto, non sembra che la dieta vegetariana faccia male, anzi ... Ma veniamo ai fatti. Uno dei requisiti fondamentali di qualunque dieta, vegetariana o meno, è quello di fornire il corretto apporto proteico giornaliero. Le proteine sono i "mattoni" dell'organismo, e dalle carenze di proteine possono derivare problemi di salute anche gravi. La tabella seguente riporta il contenuto proteico per alcuni degli alimenti più comuni.


Gli alimenti più proteici: grammi di proteine per 100 grammi.
N.B. Il valore proteico per 100 g. degli alimenti secchi (soia, fagioli) dimuinisce di circa il 50% dopo l'aggiunta dell'acqua di cottura.

L'apporto di proteine giornaliero necessario per un adulto dipende da molti fattori; in generale, si consigliano 0,8 grammi di proteine giornaliere per kg di peso. Ad esempio, una donna del peso di 50 kg dovrebbe assumere 40 g. di proteine al giorno, mentre  un uomo del peso di 70 kg dovrebbe assumerne 56 g. al giorno.


Normalmente, l'assunzione di proteine avviene  con i tre pasti principali della giornata: colazione, pranzo, cena. Ad esempio, una colazione con una bella ciotola (250 g) di latte con cereali fornisce circa 8 grammi di proteine (il latte contiene circa 3 grammi di proteine per 100g). Nella tradizione italiana, la colazione è leggera, e la principale fonte di proteine è il pranzo, che dovrebbe fornire da un terzo alla metà delle proteine giornaliere.  

A pranzo, una donna del peso di 50 kg dovrebbe assumere da 13 a 20 grammi di proteine, mentre un uomo del peso di 70 kg dovrebbe assumere da 19 a 28 grammi di proteine. Per i "carnivori", questo quantitativo di proteine può essere facilmente fornito da una porzione di carne (che contiene circa 20 grammi di proteine per 100 grammi) o di pesce (17 g. di proteine per 100 g.). Per i vegetariani, in teoria non ci sono problemi: basta una porzione di tofu, il "formaggio di soia" (15 grammi di proteine per 100 grammi), oppure di seitan, un  piatto asiatico derivato dal glutine di grano  (18 g. di proteine per 100 g.) oppure di couscous, un tradizionale piatto mediterraneo a base di semola di grano (15 g. di proteine per 100 g.).



La "piramide" degli alimenti "vegani"

 
Purtroppo, nel passaggio dalla teoria alla pratica ci sono sempre dei problemi. Vediamo un caso pratico: il menù vegetariano delle mense dell'area romana della Banca d'Italia. Già da diversi anni la Banca d'Italia ha introdotto l'opzione della dieta vegetariana nelle sue mense dell'area romana, che servono diverse sedi (le più importanti sono Palazzo Koch, a Via Nazionale, ed il Centro Donato Menichella, a Vermicino) con un bacino di diverse migliaia di utenti, tra dipendenti e personale esterno.


Banca d'Italia, Palazzo Koch





L'ultimo contratto stilato da Bankitalia con la Società che ha in appalto i servizi di mensa prevede  "portate aggiuntive di tipo vegetariano differenziate per la stagione invernale e quella estiva". 

Secondi vegetariani delle mense Bankitalia - Stagione invernale





Secondi vegetariani delle mense Bankitalia - Stagione estiva



I secondi piatti vegetariani previsti dal contratto sembrano più che accattivanti, anche per i non vegetariani: fettine di seitan panate (il seitan è un derivato del grano con un aspetto, un sapore e un contenuto proteico molto simili a quelli della carne), seitan alla griglia, spezzatino di soia con piselli (se ben cucinato, lo spezzatino di soia è un piatto da gourmet), crocchette di ceci felafel (un saporito classico della tradizione mediorientale).



Spezzatino di soia con verdure

 

Radicchio brasato


    Teglia di patate e carciofi


    Spezzatino di soia

    Tofu con verdure

    Sulla carta, il menù vegetariano Bankitalia sembra ottimo, ma ... veniamo alla realtà. Pubblichiamo qui il testo di una e-mail, contenente svariati suggerimenti di miglioramento, inviata da un dipendente vegetariano alla direzione della mensa del Centro Donato Menichella (CDM) della Banca d'Italia. La mensa del CDM fornisce svariate migliaia di pasti al giorno, sia a dipendenti della Banca d'Italia sia a personale esterno.  



    Gentili colleghi,

    personalmente apprezzo molto la possibilità di usufruire di piatti “vegetariani” presso la mensa del CDM; credo che l’introduzione di un menù vegetariano presso la mensa CDM sia stata una scelta lodevole, sia per ragioni etiche sia per ragioni “salutistiche”. Vorrei tuttavia segnalare alcune carenze, ed alcuni possibili miglioramenti, per i menù “vegetariani” della mensa CDM:
    • diversi secondi piatti "vegetariani" inclusi nel menù (Teste di funghi al forno, Radicchio brasato all'aceto balsamico, Carciofi alla romana, Ratatouille di verdure, Pomodori ripieni con pane e olive, Finocchi gratinati al forno) sono dei contorni più che dei secondi, e non forniscono l'apporto proteico necessario per un pasto (10-15% di proteine rispetto all'apporto complessivo del pasto, stando alle "Linee Guida INRAN  per una sana alimentazione" pubblicate per i dipendenti Bankitalia);
    • altri secondi piatti "vegetariani" (Fagotto di pasta con asparagi, Polpette patate e funghi, Teglia di patate e carciofi, Frittelle di pasta lievitata alla salvia, Pizza al forno, Tortino di cavolfiori, Involtino di verza, patate e olive, Involtino di melanzane con patate, verdure e olive, Tavoletta di polenta gratinata al forno) sembrano fornire una quantità di proteine insufficiente, e carboidrati e grassi in quantità eccessiva, rispetto alle dosi consigliate per un secondo piatto, soprattutto in relazione all'attività sedentaria svolta dal "bancario medio";
    • alcuni secondi piatti a base di tofu (Zucchine ripiene con tofu, Peperoni ripieni con tofu) contengono solo minuscoli pezzettini di tofu; si tratta di dosi "omeopatiche", insufficienti a fornire l'apporto proteico tipico di un secondo piatto: il tofu è composto solo per il 15-20% di proteine, quindi la quantità di tofu da fornire in un secondo piatto vegetariano dovrebbe essere simile alla quantità di carne in un piatto di carne (circa 100-150 grammi);
    • alcuni secondi piatti che, sulla carta, sembrano più che "appetibili" (Spezzatino di soia, Spezzatino di soia con piselli, Spezzatino di soia con vino e salvia, Crocchette di ceci felafel, Involtino di soia con patate e lenticchie, Seitan alla griglia, Zucchine trifolate con bocconcini di soia) non sono mai stati visti, a memoria di dipendente vegetariano, alla mensa del CDM; altri piatti (fettina di seitan panata) sono stati visti solo in rarissime occasioni;

    • un secondo piatto vegetariano che molti non trovano particolarmente appetibile (l' Hamburger di soia) è stato proposto e riproposto dalla mensa del CDM in molte, troppe occasioni, forse più spesso di quanto previsto dal menù.

      Come noto, le fonti di proteine vegetariane (seitan, tofu, couscous) costano molto meno della carne. Credo quindi che per i menù vegetariani del CDM ci siano ottime possibilità di miglioramento, che permettono fornire piatti vegetariani più sani e più completi rispettando comunque i budget previsti. Ecco alcuni suggerimenti:
      • aumentare la quantità di tofu già presente in alcuni secondi piatti (Zucchine ripiene con tofu, Peperoni ripieni con tofu) fino a raggiungere i 100-150 grammi necessari per il corretto apporto proteico di un secondo piatto vegetariano;

      • rendere effettivamente disponibili i piatti (Spezzatino di soia, Spezzatino di soia con piselli, Spezzatino di soia con vino e salvia, Crocchette di ceci felafel, Involtino di soia con patate e lenticchie, Seitan alla griglia, Zucchine trifolate con bocconcini di soia, Fettina di seitan panata) previsti dal capitolato d’appalto;
      • visto lo scarso gradimento riscontrato da molti utenti della mensa, valutare la possibilità di eliminare l’Hamburger di soia dal menù.

      Ecco anche dei suggerimenti per due nuovi (ed economici) piatti vegetariani:

      • couscous con verdure: si tratta di un ottimo (ed economico) piatto della della tradizione mediterranea; il couscous è derivato dal grano (semola)  ed ha un apporto proteico paragonabile a quello della carne (evitare di aggiungere mozzarella o formaggio al couscous con verdure, perchè questi ingredienti non fanno parte della ricetta tradizionale di questo piatto, anzi ne rovinerebbero il gusto);
      • tofu con verdure: il tofu, un derivato della soia "inventato" in Cina diverse centinaia di anni fa, è un alimento con un valore proteico altissimo, spesso superiore a quello della carne; anche se relativamente costoso, il tofu è molto, molto meno costoso della carne; si tratta quindi di un'ottima soluzione per i menù vegetariani  (evitare di aggiungere mozzarella o formaggio ai piatti con tofu, perchè questi ingredienti non rientrano in nessuna ricetta tradizionale  con il tofu, e ne rovinerebbero il gusto).

      Cordiali saluti
      Questa e-mail avrà mai una risposta? Chissà ... In ogni caso, vi faremo sapere ... nel frattempo, raccoglieremo e pubblicheremo le richieste di tutti i vegetariani o vegani che usufruiscono del "menù vegetariano" delle mense dell'area romana della Banca d'Italia. Ecco una richiesta di un altro dipendendente vegetariano che usufruisce della mensa del CDM.

      Che ne pensi di un’eventuale richiesta da inoltrare al Servizio Acquisti e Dotazioni per un ricorso esclusivo alle uova di galline allevate a terra nella preparazione di pietanze all’interno delle mense e dei bar (panini e tramezzini con frittate e uova sode, ad esempio) dell’area romana?
      L'idea mi sembra ottima: le uova non sono tutte uguali. Per saperne di più, date un'occhiata al sito web "Galline libere" creato dalla LAV (Lega Anti Vivisezione).

      LAV - Galline Libere


      Per ora da Super Veg è tutto ... alla prossima, e nel frattempo mi raccomando: evitate i grassi di origine animale, e state molto, molto attenti a quello che mangiate!

       ... I'm loving it!