giovedì 29 novembre 2012

Assalto ai tifosi inglesi, Times: «Roma la città più pericolosa d'Europa»



ROMA - Un'etichetta odiosa affibbiata alla capitale d'Italia, i dubbi sull'operato delle forze dell'ordine, il sospetto di una matrice antisemita: il giorno dopo l'aggressione ai tifosi del Tottenham la stampa inglese non fa sconti alla Roma calcistica, definita «la più pericolosa città d'Europa». È questa la durissima sentenza del Times che ricorda come in passato altri tifosi inglesi (di Manchester United, Arsenal, Chelsea e Middlesbrough) siano stati vittime delle violenze di ultrà italiani.

A poche ore dal ferimento dei nove tifosi degli Spurs era stato il Daily Mail a definire Roma «la città dei coltelli», dove i violenti agiscono in maniera incontrollata e impunita. L'accusa, pur lanciata in maniera indiretta, è del Guardian che si chiede come una simile aggressione, pianificata da tempo, sia potuta avvenire proprio a Campo de' Fiori, uno degli epicentri della vita notturna romana.

Analoghe accuse sono mosse dal Times che, citando testimoni presenti nei paraggi, denuncia il tardivo arrivo delle pattuglie di polizia («i poliziotti sono arrivati dopo 25»').

In effetti però i primi accertamenti, ancora in corso, non solo hanno individuato la presenza di supporters della Roma nel gruppo degli aggressori, ma stanno portando alla luce anche la presenza nella capitale di tifosi di West Ham e Leeds, rivali del Tottenham, proprio alla vigilia della partita. Lo scrive il tabloid Sun che senza più indugi però ribadisce la matrice antisemita dell'attacco, definito un «assalto neonazista».

Una definizione corredata da tanto di foto del pub sfasciato, della tifoseria laziale e di Di Canio col braccio teso sotto la Curva Nord. Una lettura quasi scontata sia per le simpatie destrorse della curva laziale sia per gli stretti legami tra il Tottenham e la comunità ebraica di Londra.
Venerdì 23 Novembre 2012 - 13:34
Ultimo aggiornamento: 19:03

lunedì 26 novembre 2012

Bug - La paranoia è contagiosa

E' un film del 2006, diretto da  William Friedkin. I protagonisti sono  Ashley Judd (Agnes White), Michael Shannon (Peter Evans). Poi ci sono Harry Connick Jr. (Jerry Goss), Lynn Collins (R.C.) e Brian F. O'Byrne (Dr. Sweet).




Il film è basato sull'omonima piece teatatrale scritta da Tracy Letts (autore anche della sceneggiatura).


In un motel sperduto in una zona desertica, vive Agnes, donna dal passato drammatico, che dopo aver perso il figlio ed essersi separata dal marito allevia la sua solitudine instaurando una relazione saffica con una cameriera. Ben presto nella vita di Agnes arriva Peter, un ex marine timido ed introverso, che la donna spera possa essere l'uomo giusto per rifarsi una vita. Agnes e Peter uniscono le loro solitudini instaurando una relazione che li porterà a tragici eventi, quando Peter rivela alla donna la presenza di insetti nella stanza del motel.Questi insetti, secondo l'uomo, sono stati introdotti nel suo corpo dalla CIA durante la guerra del Golfo. Agnes, non vedendo alcun insetto, dubita dei racconti di Peter ma ben presto entrerà in un tunnel di paranoia, convincendosi di essere al centro di cospirazioni internazionali. Nel loro percorso allucinogeno, Peter e Agnes arrivarenno a compiere atti di scarnificazione e amputazione, fino al tragico epilogo della loro follia.




Il film, ambientato in uno sperduto mondo in mezzo al deserto, è un horror costruito come un sofisticato meccanismo a orologeria, che lascia lo spettatore incollato alla alla sedia fino al tragico finale. Tutto, riecheggia in quella stanza sperduta nel deserto: una donna a cui qualche anno prima hanno rapito il bambino (Agnes White)  ed è vittima di un marito violento (R.C.), un reduce della Guerra del Golfo (Peter Evans) che non sembra del tutto sano di mente, e sostiene di essere stato sottoposto ad orribili esperimenti da parte del Dr. Sweet, un ambiguo militare che dice di essere lì per aiutarlo.

Ogni tanto, sullo sfondo, il rumore di un elicottero. Nella squallida stanza del model dove abita Agnes non sembra succedere nulla di spciale. Eppure succede tutto Alla fine Agnes e Peter si suicidano, bruciandosi vivi convinti che, durante esperimenti sulla guerra del Golfo, sono stati inoculati con insetti mutanti, resistenti ad ogni insetticida. Questi insetti sarebbero vere e proprie armi di controllo della mente. Realtà o paranoia? Evans è solo un folle, o una vittima? Agnes gli crede perchè ha bisogno di lui (è l'unico uomo che ama, suo figlio è sparito, il suo ex la picchia) o perchè ha davvero ragione?

Questo film è un capolavoro basato sulle ambiguità e sui sensi di colpa. Il dottor Sweet è estremamente ambiguo quando asserisce che Peter Evans è semplicemente un reduce della guerra del golfo con qualche rotella in meno, che non è stato sottoposto a nessun trattamento sperimentale. Alla fine, Agnes e Peter trasformano la baracca in mezzo al deserto in un inferno di fiamma. Per Agnes, meglio morire, piuttosto che essere controllati da insetti mutanti, aver perso per sempre un figlio, essere perseguitati da un ex manesco e violento. E poi, Agnes crede in Peter. E Peter è fin troppo convinto di essere vittima di un complotto militare che non gli lascia via di scampo.

Bug non è un semplice horror. Bug è un film sulla condizione della donna nella società americana. Agnes, come Thelma e Louise del film di Ridley Scott, capisce di essere solo una vittima all'interno di quella società. Per loro non c'è che una via di scampo: la morte.