mercoledì 5 agosto 2009

Che cosa sono i Function Points?

I Function Points si basano su un’idea affascinante: “misurare” le funzionalità di un’applicazione software solo dal punto di vista dell’utente finale, senza tener conto degli aspetti “tecnici”, implementativi dell’applicazione. Quest’idea appare tanto affascinante, quanto utopistica, a chiunque abbia a che fare con lo sviluppo di software.
La tecnica dei Function Points richiede la "traduzione" dei Requisiti Funzionali di un'applicazione in un cosiddetto “Modello Funzionale”, che è formato dai seguenti elementi:

- Funzioni di tipo dati (ILF ed EIF): sono una rappresentazione logica degli archivi usati dall'applicazione; sono di due tipi: Internal Logical Files (ILF) ed External Interface Files (EIF); gli ILF sono gli archivi interni dell’applicazione; gli EIF sono archivi esterni;

- Funzioni di tipo transazione (EI, EQ ed EO): sono una rappresentazione logica delle transazioni dell'applicazione; tutte le transazioni dell’applicazione vanno classificate e ridotte a questi tre tipi; gli External Inputs (EI) acquisiscono informazioni dall'esterno dell'applicazione; invece gli External Inquiries e gli External Outputs (EQ ed EO) mandano informazioni fuori dal confine dell'applicazione.

Ad ognuna di queste cinque tipologie di funzioni, la tecnica dei Function Points assegna un livello di complessità ("Alto", "Medio", "Basso"), basandosi su caratteristiche quali, ad esempio, il numero di campi per gli ILF, oppure il numero di ILF acceduti per gli EI.

Ad ogni funzione, in base al suo livello di complessità, è assegnato un valore in Function Points (spesso abbreviato in FP); questo valore è la "misura" della funzione stessa. Ad esempio, la misura in FP per un EI può variare da 3 FP (bassa complessità) a 6 FP (alta complessità).

La misura in Function Points di un'applicazione è la somma delle misure in Function Points delle funzioni che la compongono.



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