domenica 29 gennaio 2012

Vuoi sapere cos'è la società classista? Cerca di andare in bagno a Davos

Appunti da: Corriere della Sera

 

CURIOSITA' AL WORLD ECONOMIC FORUM

Una sola toilette per migliaia di persone.

Poi ci sono gli eletti: grandi spazi e hostess che fanno la guardia

 

FEDERICO FUBINI


Il bagno di Davos (Fubini)


DAVOS (Svizzera) - Il partecipante medio del World Economic Forum a Davos vive una condizione esistenziale per lui, o lei, nuova: non ha libero accesso a un bagno. Il solo nel quale può recarsi è spesso occupato, piccolo e di un livello di igiene quantomeno equivoco. È una questione di gerarchia, che si declina a partire dal numero di mattonelle della toilette in cui ciascuno è autorizzato a introdursi. Per il Davos Man, l’homo davosiano medio il cui reddito si misura spesso in milioni, la cui casa ha di solito ha un bagno per ogni stanza, il cui ufficio è monumentale, è un’esperienza in più su cui riflettere. Il Centro Congressi del World Economic Forum ospita infatti migliaia di delegati, ma per la gran parte di loro un’unica ritirata è palesemente accessibile. Le altre non lo sono, come fossero una materia prima rara e per questo tanto più preziosa.
RIFLESSIONE - È qui che il Davos Man, accuratamente senza parlarne ad altri, trova per sé materia di riflessione. Il grande Centro Congressi dispone infatti di altri w.c., ma essi non sono aperti all’uomo medio di Davos. L’elaborata piramide umana che domina l’evento stende la sua ombra anche su questo aspetto fondamentale della vita in società. A Davos ci sono i servizi per lo staff, minuscoli, quelli per il delegato medio, e infine i bei bagni riservati ai soli portatori di ranghi più elevati. Chi ha un normale badge bianco, al pari dell’umanità un po’ inferiore in badge arancione (quella che non entra gran parte dei dibattiti), si accontenta dell’angusto gabinetto per tutti.

UMORISMO CASUALE - Poi però al piano superiore del Centro Congressi c’è un luogo guardato con cura da una hostess, dominato da una grande scritta argentata: Strategic Partners. È l’area riservata alle aziende che pagano una somma sostanziosa al World Economic Forum, di solito mezzo milione di dollari l’anno. Sono un centinaio di nomi celebri come Goldman Sachs, Bank of America, Bill and Melinda Gates Foundation, Google, Saudi Basic Industries. Chi appartiene a questi marchi, ha libero accesso per i propri momenti di relax a un luogo grande, pulito e nella gran parte del tempo disabitato. Forse è solo una metafora di come l’umanità tenda sempre a organizzarsi in strutture gerarchiche in tutte le sue attività principali. Di certo conforterà il frequentatore medio dell’altro più misero bagno la scritta sulla porta per arrivarci: Follow the path to higher learning, segui il cammino verso un apprendimento più elevato. L’umorismo, trattandosi di Davos, va considerato senz’altro puramente casuale.

28 gennaio 2012

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