domenica 25 dicembre 2011

Chi ha paura delle streghe? (ovvero: le femministe e CasaPound)



E' ancora calda la polemica di alcuni giornalisti con le femministe di Femminismo a Sud, che, dopo la strage di senegalesi fatta a Firenze da un militante CasaPound, hanno pubblicato un post, dal titolo "Chi ha sdoganato CasaPound?", che elenca i nomi di giornalisti o intellettuali che avevano scritto (ovviamente in tempi non "sospetti") articoli a sostegno di CasaPound, oppure avevano firmato petizioni a loro favore.

Il vero tema della polemica con Femminismo a Sud non mi sembra "Chi ha sdoganato CasaPound?". Ci mancherebbe, dopo la strage di senegalesi a Firenze molti ritireranno il loro "incauto supporto" a CasaPound. Il vero tema della polemica mi sembra: "Perchè Femminismo a Sud ha pubblicato nome e cognome di chi, in tempi non sospetti, ha sdoganato CasaPound?".

Alessandra Di Pietro scrive nel suo blog di essere molto preoccupata perchè il suo nome è uno dei primi citati nel post di Femminismo a Sud. In realtà il nome di Alessandra di Pietro è uno dei primi solo perchè il post di Femminismo a Sud va in ordine cronologico. E l'articolo di Gioia in cui Alessandra Di Pietro "sdogana" CasaPound risale a più di tre anni fa, al 2009, un periodo in cui CasaPound era molto meno conosciuto. Ora che il suo nome è stato "bloggato" da Femminismo a Sud, Alessandra Di Pietro scrive di temere la vendetta di qualche "testa calda" di sinistra. Non sono pratico, ma questa preoccupazione mi sembra assurda. Sinceramente non riesco a immaginare una giornalista di Gioia come vittima di una persecuzione antifascista per un articolo un pò insipido scritto tre anni fa.   

Poi Marina Terragni scrive, in suo articolo dal titolo "Liste. E femministe", di essere profondamente contraria alla pubblicazione di queste liste di giornalisti/intellettuali "fiancheggiatori" di CasaPound, e le paragona a ben altre liste, a quelle pubblicate dai neonazisti. Io ci vedo una bella differenza. I neonazisti pubblicano liste di persone colpevoli "a prescindere", persone  "diverse" (ad esempio, ebrei, oppure senegalesi, oppure gay). La lista pubblicata da Femminismo a Sud è una lista di giornalisti/intellettuali (quasi tutti "di sinistra") che, a mio parere "incautamente", in passato hanno sostenuto CasaPound. Io sarei curioso di sapere quanti di loro, dopo gli episodi di violenza razzista che si stanno verificando in Italia, riscriverebbero gli stessi articoli, o firmerebbero le stesse petizioni.

In conclusione, i neonazisti vanno fermati perchè pubblicano liste di persone "colpevoli" senza possibilità di scampo, senza speranza di redenzione. I "fiancheggiatori" di CasaPound elencati da Femminismo a Sud hanno invece possibilità di redenzione. Anzi, io credo che si siano già redenti. Secondo me, la prossima volta ci penseranno due volte prima di scrivere qualcosa a favore di CasaPound.

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