giovedì 1 dicembre 2011

Dead Man



Dead Man è un film del 1995 scritto e diretto da Jim Jarmusch, e interpretato da Johnny Depp. E' un film lentissimo, girato completamente in bianco e nero, con un'ipnotica colonna sonora di Neil Young. La colonna sonora, molto sperimentale, è in pratica una lunga improvvisazione dell'artista canadese sul tema principale.

Dead Man è un film surreale, infarcito di riferimenti letterari, ma non solo.



Siamo a fine Ottocento. Il giovane e timido William Blake (un omonimo del visionario poeta inglese), interpretato da Johnny Depp, viaggia in treno verso Machine, sinistra e desolata cittadina, per essere assunto in un ufficio di contabilità. Machine, una città dal nome decisamente evocativo. Un riferimento alla rivoluzione industriale?

Al suo arrivo Blake scopre che il posto di lavoro è già stato coperto, venendo di conseguenza scacciato in malo modo dal padrone dell'azienda, e boss del paese, John Dickinson (un cammeo interpretato dal bravissimo e cattivissimo Robert Mitchum). Una prima lettura del film potrebbe essere: "I padroni sono tutti stronzi".  Ma noi non vogliamo banalizzare. 




Ormai senza un soldo, dato che ha speso tutti i suoi risparmi per il biglietto del treno, Will si concede una piccola bevuta al saloon. Qui incontra una prostituta, Thel Russell, che lo invita a dormire da lei. Ma il suo ex-fidanzato, Charlie, figlio di John Dickinson (sì, il figlio del padrone), li scopre e spara a entrambi. Will, ferito gravemente al petto, non riesce a salvare la donna, ma piazza una pallottola mortale alla gola dell'assalitore.




Alcuni particolari della scena: Charlie, il figlio del padrone, vuole picchiare la sua ex fidanzata; William lo ferma e difende Thel; allora Charlie gli spara, ma Thel gli fa da scudo. Thel gli salva la vita, ma viene colpita in pieno da Charlie, e muore. William resta ferito, ma spara a Charlie, uccidendolo. Due possibili chiavi di lettura di questo episodio potrebbero essere: "I padroni sono stronzi, ma i loro figli sono ancora più stronzi" e "Le donne prima ti mettono nei casini e poi muoiono per salvarti". Ma noi non vogliamo essere semplicistici.

Dolorante e in fin di vita, William ruba un cavallo e abbandona la città di frontiera, addentrandosi in territorio sconosciuto.



Ferito mortalmente, Will incontra Nessuno, un indiano esiliato dalla propria tribù dopo la deportazione in Europa da parte dell'uomo bianco. L'indiano, dopo aver sentito che il ragazzo si chiama William Blake, lo considera come l'incarnazione dell'omonimo poeta inglese ed è deciso a ricondurlo al Grande Spirito (Wakan Tanka).

Dopo aver curato il ragazzo, i due intraprendono il loro viaggio, ma Dickinson vuole vendicare la morte del figlio e pone una taglia su William Blake, incolpando Blake dell'assassinio della prostituta. Dickinson (ora più stronzo che mai) sguinzaglia tre feroci bounty killer sulle tracce di Blake. Il lungo inseguimento mina i rapporti tra i tre cacciatori di taglie, che alla fine si riducono ad uno solo, Cole Wilson, il più feroce dei tre, che uccide i suoi due compari e ne mangia uno.

William Blake e Nessuno intanto, ignari di essere inseguiti, sono diventati amici. L'indiano sa che la ferita di William è mortale (il titolo del film, Dead Man, non è casuale) e lo prepara all'incontro con la morte. Nessuno medica il viso pallido come meglio può e lo inizia alla saggezza indiana, cercando di "spogliarlo" di ogni cosa. È così che William, da impacciato contabile di Cleveland, Ohio, inizia a "trasformarsi" in un uomo tutto d'un pezzo, a tratti assassino, a tratti sovrapponendo la propria identità con quella del suo illustre omonimo. Il film diventa surreale: William, ferito mortalmente, va a cavallo, spara, uccide uno dei killer che lo inseguono. In qualche modo William, un timido contabile, ora è più vivo che mai.   



Ottenuta l'"ultima canoa", in un villaggio di indiani fabbricatori di canoe resistenti al viaggio nell'oltretomba, Nessuno vi adagia l'amico e lo orna con tutto ciò che gli potrà servire nella lunga traversata.


Mentre la canoa di William è già al largo, a riva vediamo Nessuno che saluta l'amico/poeta. In quel momento compare il cacciatore di taglie, Cole. Lo scontro a fuoco che ne segue vede morire entrambi i personaggi.


Grazie all'aiuto dell'indiano Nessuno, William è pronto per l'incontro con il Grande Spirito. Una possibile chiave di lettura globale del del film potrebbe essere: "Meglio una banale vita da contabile, con un padrone più stronzo che mai, o un'eroica morte da fuggiasco, con un  assolo di chitarra di Neil Young in sottofondo"? Forse Quelo direbbe: "La seconda che hai detto". Ma noi non crediamo nei guru.


 

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