venerdì 21 settembre 2012

Movida, i residenti: «Decine di migliaia di cittadini privati del diritto al sonno»




ROMA - Il comitato di piazza: «Se ci lamentiamo ci danneggiano le auto» «Forse non vi rendete conto di cosa sia successo negli ultimi anni in alcune aree di Roma. Vi sono decine di migliaia di cittadini che sono stati privati del diritto del sonno, del riposo. Che non possono dormire prima delle 3 o le 4 di notte. Che se provano a lamentarsi, vengono minacciati, si ritrovano con l’automobile danneggiata. Questo sta succedendo a Roma, ma nessuno interviene per cambiare davvero le cose».

A parlare è Andrea Cionci del comitato piazza Pollarola-piazza del Teatro di Pompeo, vale a dire l’area a ridosso di Campo de’ Fiori, dove è esplosa la rissa l’altra notte. «Quasi quasi le risse sono l’ultimo dei problemi - spiega Cionci - visto che qui ogni notte, per nove mesi all’anno, dobbiamo combattere con il rumore, la musica a tutto volume ben oltre gli orari consentiti, i locali che si moltiplicano e alimentano un modello di vita notturna a base di alcol che sta distruggendo il centro storico. La presenza delle forze dell’ordine serve, certo; però potrebbe anche essere centuplicata, ma non fermerebbe il caos a cui siamo condannati ogni notte per la presenza di innumerevoli locali. Troppi. Serve un intervento che guardi lontano».

Il comitato ha anche inviato un dossier al Ministero dell’Interno e avanza proposte nell’immediato: ripristinare la Ztl notturna dalle 21, fare partire l’ordinanza anti alcol dalle 19. «Ma soprattutto - dice Cionci - il Campidoglio dovrebbe fare partire un’azione per la riconversione delle attività del centro, dei luoghi della movida. Pensiamo ad esempio a sgravi fiscali per l’esercente che decide di chiudere il pub e dedicarsi a un’attività commerciale più rispettosa del centro storico. Altrimenti non ne usciremo mai. Le liberalizzazioni del decreto Bersani hanno favorito l’aumento dei locali notturni, la politica dell’amministrazione Alemanno non ha posto alcun freno. Chi non abita in zone come Campo de’ Fiori, Trastevere, Testaccio, non se ne rende conto. Qui siamo all’anarchia, tutto è fuori controllo, comandano solo i locali notturni, c’è una violazione del diritto al sonno sistematica».

Secondo i residenti della zona di Campo de’ Fiori la moltiplicazione dei locali attira talmente tanti giovani che il caos sarà inevitabile se non si cambia il modello economico. 

«Il diritto al riposo nelle ore notturne non può essere negoziabile con il business degli esercenti. Invece, bisognerebbe anche a livello nazionale cambiare la normativa, far diventare il disturbo notturno come un reato contro la persona. Ripeto: la concentrazione folle di locali sta privando, ogni notte, del diritto al sonno tante persone normali, che non sono super ricchi, ma cittadini come gli altri che vivono in centro».
Sabato 01 Settembre 2012 - 11:30

Fonte: Il Messaggero

Nessun commento:

Posta un commento