giovedì 27 settembre 2012

Roma, violenza a Campo de' Fiori. Arrestato il figlio dell'ex Dc Vitalone

Il caso È accusato di abusi su una sedicenne

Nel maggio scorso, il 33enne Alexandro avrebbe abusato
di una 16enne in un vicolo della zona della movida capitolina

 


Volanti  Campo de' FioriVolanti Campo de' Fiori






ROMA - Probabilmente quando è suonato il campanello della sua abitazione al Flaminio non si aspettava di trovarsi davanti gli agenti della Squadra mobile con un mandato d'arresto per violenza sessuale aggravata. Lo stupro di una studentessa di 16 anni avvenuto la notte del 9 maggio scorso nella zona di Campo de' Fiori. Forse addirittura in un vicolo, a due passi dalla movida, dagli schiamazzi delle comitive di giovani, dalla musica sparata a tutto volume fuori dai pub. Ma, soprattutto, dai fiumi di alcol che scorrono ogni notte nel centro della Capitale.

Mercoledì mattina ad aprire ai poliziotti la porta di casa è stato Alexandro Vitalone, 33 anni, figlio di Claudio, scomparso nel 2008, magistrato, senatore dc (corrente andreottiana) e, nel 1992, ministro per il Commercio estero nel governo Amato. Uno dei giudici istruttori più importanti negli anni 70-80, assolto sia in primo grado sia in appello nel processo per l'omicidio del giornalista Mino Pecorelli.

La Mobile ha arrestato il figlio su ordine del gip Bernadette Nicotra a quasi cinque mesi dalla denuncia della sedicenne. Un racconto doloroso, ancora con alcuni punti da chiarire, che la giovane, di buona famiglia, aveva fatto in prima battuta agli investigatori del commissariato Trevi-Campo Marzio qualche giorno dopo aver subito la violenza sessuale, poi confermata dalla visita medica in ospedale. «Ormai però era trascorsa la flagranza - spiegano gli investigatori - e per questo motivo Vitalone jr non è stato arrestato subito». Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, avevano comunque puntato fin dall'inizio sul trentenne - consulente finanziario dell'Inail -, indicato dalla studentessa come il ragazzo conosciuto in centro con il quale aveva trascorso spontaneamente qualche ora girando in auto e poi di locale in locale. Per settimane gli investigatori della Mobile, diretti da Renato Cortese, hanno lavorato per ricostruire quella notte d'inizio maggio. La sedicenne è stata ascoltata anche con l'aiuto degli psicologi e alla fine gli elementi raccolti hanno convinto il gip a emettere l'ordinanza nei confronti del figlio di Vitalone. Il giovane consulente è stato rinchiuso a Regina Coeli dove già oggi dovrebbe essere sottoposto all'interrogatorio di garanzia. Al momento dell'arresto non ha detto nulla.

La ragazza, come hanno accertato gli agenti della Mobile, è stata violentata mentre si trovava sotto effetto di alcolici e non si esclude - sempre secondo la ricostruzione della polizia - che fosse ubriaca anche quando ha accettato di seguire il trentenne in alcuni dei più noti locali del centro. Una vicenda che riporta alla mente il racconto della turista australiana di 22 anni soccorsa all'inizio di luglio vicino alla stazione Termini con il corpo coperto di sangue. Anche lei raccontò di aver conosciuto un ragazzo - un tunisino -, di essersi ubriacata durante un pub crawl (il tour alcolico) e di essere stata costretta a un rapporto sessuale in mezzo alla strada. Per quel fatto il nordafricano è stato indagato dalla Procura per violenza sessuale. 

Rinaldo Frignani
27 settembre 2012 | 8:31

Nessun commento:

Posta un commento