(appunti da Repubblica)
"Ha fatto bene, bisogna punire questi invasori e farli tornare nei loro paesi d'origine". "Rispetto e onore" per l'autore della sparatoria. Bisogna spazzare via l'immondizia negra"
di MARCO PASQUA
Deliri razzisti sui quali da tempo indaga già la polizia postale. Il primo a riconoscere il killer in una foto è un utente storico del forum, che si firma "Costantino": "E' dei nostri. Speriamo che ce la faccia". E quando la sua morte è ormai certa, chi aveva letto i suoi testi (che hanno ripreso a circolare in queste ore), lo definisce un "eroe", persino un intellettuale. Scrive "Non conforme": "E' il prezzo che ha pagato un eroe. Una situazione ormai figlia dell'esasperazione di chi ha creato questa società multietnica che è una bomba a orologeria pronta a esplodere, perché la storia insegna che tante etnie non possono coesistere insieme".
"Come pochi ha avuto il coraggio di fare ciò che dovremmo fare tutti in massa; sono più propenso alla loro espulsione anziché al loro assassinio, ma la vedo piuttosto dura come soluzione", sottolinea un internauta che si firma Glemselens, mentre Longobard è ancora più netto e minaccioso: "Casseri eroe bianco vittima di un complotto volto a nascondere la verità, e cioè che Firenze è ormai contesa tra bande di sporchi negri criminali. E' ora che qualcuno faccia pulizia di questa immondizia negra! Via negri e stranieri dall'Italia. Abbattere chi devasta le proprietà degli italiani".
Per l'autore del folle gesto "rispetto e onore", due parole che ricorrono spesso nei thread, nel giorno della follia omicida xenofoba. Alcuni azzardano la tesi di un non meglio precisato "complotto", ordito addirittura dai servizi segreti italiani o dalla polizia. "Consiglio a tuti di stare attenti, cautela al massimo, è possibile che siano i primi episodi di una strategia della tensione utilizzata dai poteri forti per schiavizzarci, per imporre le case ai rom e agli extracomunitari facendo leva sui sensi di colpa per i poveri senegalesi morti e i poveri rom di Torino - osserva sempre Costantino - E' già successo negli anni 70, adesso c'è una crisi economica spaventosa, è come il 1929 o la II guerra mondiale. L'Italia andrà in default entro 6-8 mesi, ma prima deve pagare il debito a inglesi e americani. Scorrerà il sangue".
"Sono contento che oggi ci siano due invasori di meno", è la sintesi di un altro utente. Ma il numero dei commenti cresce, man mano che altri dettagli emergono sulla figura del killer iscritto a Casa Pound.
Inneggiano al gesto di Casseri anche alcuni internauti che hanno voluto commentare la notizia nell'articolo pubblicato sul sito della Nazione. Come denunciato dal gruppo Everyone, qualcuno che si firma "Mi vergogno di essere italiano" scrive: "Meno due". Un altro, "Il fiorentino" sottolinea che "i nodi vengono al pettine: vedete di abituarvi a tutto ciò, perché grazie alla politica del buonismo è stata aperta la porta alla criminalità camorristica e extracomunitaria". "Siamo solo all'inizio - per l'utente Questa_è_Sparta - Un grazie ai buonisti newage che non hanno mai avuto rispetto prima di tutto per gli italiani, lasciando proliferare mescolanze senza criterio".
Sul forum Viva Mafarka, abitualmente frequentato da molti militanti di Casa Pound, qualcuno sembra voler prendere le distanze dal gesto di Casseri, preoccupato per una possibile "strumentalizzazione" da parte della stampa dei fatti fiorentini. Una strumentalizzazione che, per "Bogside", "sarà la facile scappatoia per evitare di parlare di come questo sistema stia creando milioni di folli in una giungla di disperazione. Meglio buttarla in politica e in caciara". Anche qui torna la tesi del complotto, stavolta ai danni dei "fascisti del terzo millennio": "Come si suol dire cade proprio a fagiolo. Casa Pound Italia stava crescendo troppo. Quale miglior occasione per delegittimarla un po' magari facendo di tutta l'erba un fascio e facendo capire ai timorati borghesucci moderati che l'estrema destra è violenta, razzista, xenofoba e via discorrendo".
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Anche se Casa Pound ha precisato che Casseri “non era un militante”, ma che questi si limitava a frequentare la sede di Pistoia, sul web esiste un un articolo scritto che testimonia l'esistenza di legami apparentemente più profondi. Il killer, infatti, aveva pubblicato un suo scritto sull'”Ideodromo” di CPI, una sorta di laboratorio culturale che il leader dei “fascisti del terzo millennio”, Gianluca Iannone, definisce così: “Questo è il posto dove corrono le Idee, le nostre idee. Qua è dove prendono forma, dove trovano slancio. Un laboratorio ad alta velocità. Un percorso dinamico all’insegna dell’arrembaggio. Un ulteriore stimolo per costruire ed essere presenti nella vita politica della nostra amata Italia. Un altro importante passo avanti per una comunità in marcia”.
Il testo di Casseri era un commento ad una sentenza di un tribunale militare, del 1954: “La corte era chiamata a pronunciarsi sul ricorso presentato da un gruppo di ufficiali e sottufficiali della Legione della Guardia Nazionale Repubblicana “Tagliamento” – spiegava Casseri -, inquadrata nelle forze armate della Repubblica Sociale Italiana, che erano stati condannati due anni prima dal tribunale militare di Milano per l’esecuzione di numerosi partigiani, per sevizie durante gli interrogatori e per aver collaborato con i tedeschi. I giudici respinsero la maggior parte dei ricorsi anche se applicarono agli imputati il condono previsto dalla legge 19 dicembre 1953”. L'articolo si concludeva con un riferimento alla Liberazione: “Premesso che il 25 aprile 1945 scomparve l’unico governo indipendente presente in Italia, e che sull’effettiva indipendenza di quello che lo ha sostituito sussiste un legittimo dubbio, cosa si continua a celebrare in quella data?”. Nel frattempo, il pezzo è stato fatto sparire: per reperirlo, infatti, bisogna fare ricorso alla copia Cache di Google (risale al 29 settembre).
Casseri aveva anche firmato, nel novembre 2010, un saggio, di stampo antisemita, ripreso da un sito italiano negazionista (“Olodogma: biblioteca revisionista su Olocash e truffa sterminazionista”). Ne “I Protocolli del Savio di Alessandria” (il titolo si richiama al falso storico dei “Protocolli dei Savi di Sion", di cui si dà una lettura da un'ottica negazionista), partendo dal commento di un testo di Umberto Eco, si vogliono rilanciare le folli tesi del complotto sionista per dominare la Terra.
(13 dicembre 2011)
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