Un
uomo di 37anni, laureato e vicino al matrimonio, è stato arrestato con
l’accusa di aver stuprato una minorenne di Brescia che aveva avvicinato
attraverso il social network. E’ solo l’ultimo caso di una serie: leggi
l’inchiesta di Sky.it
Pedofilia, l'inchiesta di Sky.it:Io
14enne in chat: e spunta “l’amico” pedofilo"I miei occhi vedono ma non
guardano: così prendo il pedofilo"Adescamento on line: tante vittime e
nessun reato Trentasette anni, laureato e in procinto
di matrimonio. Sono le caratteristiche di un uomo di Novara arrestato
nel corso di un'indagine congiunta della Polizia postale di Brescia e
della Guardia di Finanza di Pisogne (Brescia) con l'accusa di avere
violentato una tredicenne bresciana conosciuta su Facebook. La vicenda è
venuta alla luce in seguito a una denuncia dei genitori
dell'adolescente, che avevano scoperto la relazione tra la figlia e
l'adulto. Le indagini hanno permesso di appurare che l'uomo aveva
adescato la ragazzina con apprezzamenti e l'aveva convinta a mandargli
foto compromettenti e a fissare un incontro. Incontro che ha poi avuto
luogo a bordo dell'auto di lui, in un paese della Valcamonica, e nel
corso del quale la tredicenne sarebbe stata costretta a subire violenza
sessuale.
Gli inquirenti hanno spiegato che "il profilo
sociale dell'uomo è di livello medio alto, laureato, con un buon lavoro
in una società di montaggio audio-video della zona di residenza, stimato
nell'ambiente sociale in cui vive, fidanzato e con data di matrimonio
già fissata". Per gli investigatori "tale vicenda dimostra, ancora una
volta, i pericoli conseguenti a un uso superficiale e non controllato
degli strumenti di comunicazione telematica da parte degli adolescenti”.
Per una minorenne che frequenta le scuole medie, infatti, il rischio di
incontrare un pedofilo in chat o sui social network è molto alto, come
dimostra l’inchiesta di Sky.it.
Io, finta 14enne in chat: così spunta "l’amico" pedofilo
Basta
presentarsi come una ragazzina per capire quanto sia facile finire
nella rete di qualche "orco". Colpa di quel gioco a essere grandi che
può diventare un incubo e, nei casi più estremi, finire in un abuso.
Leggi le intercettazioni esclusive
LE INTERCETTAZIONI ESCLUSIVE : - ADESCAMENTO ON LINE- CONVERSAZIONI TRA PEDOFILI
Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM
di Chiara Ribichini
“Ciao
sono Marco. Vorresti un amico che fa tanto per te…cosa vorresti…
chiedi”. “Ciao sono Lucia 13 anni Savona. Una bella rikarika:-) E tu in
cambio?”. “Tue foto e giochi con me” “Ke foto vuoi?? Non è ke poi ti
arrabbi Xké sono troppo pikkola e non ti piaccio?? Dimmelo xké ci
rimango male!!!”. “Tranquilla. Va bene in intimo. Cosa hai fatto di sex
fino ad ora?”. “Mi hanno tokkato un po’”. Marco ha 47 anni. E’ stato
condannato per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e
per violenza sessuale su minori. Minori come Lucia che adescava on
line. La conversazione tra Marco e Lucia riportata è infatti la
trascrizione di un’intercettazione telematica effettuata dalla Polizia
Postale e delle Comunicazioni.Anche Antonio, 35 anni, ha trovato Sara
con pochi click, come dimostrano le intercettazioni pubblicate in
esclusiva su Sky.it. Sara ha 15anni. Antonio si è presentato a Sara come
un tardo adolescente. “Quanti anni hai?”. “21, sarò per caso troppo
vecchio?”. “Sì”. “Ma dai ho solo 6 anni più di te”. “Vabbé, mi sembri
carino ed educato quasi quasi mi hai convinto”. “Mi piacerebbe
conoscerti meglio. Mi mandi una foto?”. “Scusa Antonio vorrei dirti una
cosa che mi preme: se le tue intenzioni sono quelle di usarmi con te non
vorrei più avere a che fare…” “Sto cercando una tipa con cui avere una
storia seria quindi….”. Ma la storia seria finisce così: “Com’è farsi un
dito. Dai inviami qualche foto mentre ti tocchi”. “Questa ti piace?”.
Di
Sara e Lucia sono pieni i banchi delle scuole medie e poco più. Perché
in chat soprattutto per una ragazzina tra i 12 e i 15 anni è facilissimo
cadere nella rete di un pedofilo. Ma è davvero così? Per capirlo ho
creato un profilo di una 14enne su Facebook e uno di una 12enne sulla
chat di Tuttogratis, fingendomi appassionata dei Pokemon. Un disegnino
al posto della foto e via alla ricerca di “nuovi amici”. Ed ecco un
nuovo amico che su Facebook inizia a chattare con me. “Uff. Hai 14
anni”. “Perché tu?”. “37”. “Ti trucchi?”. “Sì”. “Perché”. “Per sentirmi
più grande”. “Ma tu sei già una donna”. E la conversazione va avanti per
ore. Ricevo anche in regalo un cuore digitale. “Ti piace parlare con me
o ti annoi perché io sono pikkola e tu sei grande?”. “Sono grande ma so
essere anche bambino”. “Di dove sei?”. “Di Torino e tu?”. “Di Trieste.
Peccato, siamo lontani e io cerco amicizie in carne e ossa, ma magari un
giorno ci incontreremo”. Un pedofilo? Forse.
Appena
iscritta alla chat di Tuttogratis, invece, mi arrivano in mezz’ora
decine di mail da un utente che dice di avere quasi 18 anni. Tutte con
lo stesso stile: “Ciao grazie per avermi accettato sei fidanzata? Ti
descrivi?”. “Castana, capelli lunghi e occhi a mandorla”. “Complimenti,
hai una foto da vedere?”. “No”.“Hai già baciato?”. “No”. “Ma avresti
voglia?”. “Sì”. “Io ho una voglia pazza di sentire le tue labbra sulle
mie”. E ancora: “Ti posso chiedere una cosa?”. “Sì” “Che misura hai di
seno?”. “Ma ti interessa solo il fisico?”. “No tutto. Cerco una ragazza
d’amare”. Ma insiste: “Di te cosa guardano? Hai dei bei seni? Un bel
fisico?”.Che il pericolo di essere adescati sia alto lo dimostra anche
il passaparola che noto sui profili delle mie amiche: “Attenzione
all’utente XXX e a XXX: cercano di conoscere e poi adescare ragazze
minorenni.” Uno di questi, un 50enne di Milano, scrive sulla bacheca di
una “mia amica” di 12 anni: “Sei bellissima, ti vorrei conoscere”.
Le
“amiche” che trovo in rete sono ancora più in pericolo di me. Perché
accettano amicizie da chiunque, nella convinzione che più contatti hai e
più sei importante. Poco importa poi chi ci sia dietro a quel nickname.
Poco importa che il nuovo amico abbia accesso a tutte le informazioni
private, forse anche per colpa delle impostazioni della privacy poco
intuitive e difficili da gestire anche per un adulto.Non solo. Sul mio
profilo non c’è nessuna immagine personale che possa attirare
l’attenzione di un pedofilo ma solo disegnini. Sul loro, invece, sì.
Centinaia di foto in cui si “improvvisano veline” per uno scatto.
Tacchi, minigonne, o intimo. Ricercano ognuna la propria femminilità, la
propria capacità seduttiva. Vogliono sentirsi grandi e hanno
un’insaziabile curiosità per quel mondo degli adulti che si avvicina. E
si dimenticano la loro timidezza. Perché lo schermo non arrossisce e
tutto diventa lecito.
Ma quel gioco ad essere grandi può
trasformarsi presto in un incubo. Perché è proprio su questo terreno che
si muovono i pedofili. Si presentano spesso per tardo adolescenti e
riempiono di complimenti le ragazzine. Le lusingano e le fanno sentire
donne. Entrano prepotentemente nelle loro teste prima che nel loro
corpo. E non le attirano né con le caramelle né con le ricariche ma con
le “conversazioni senza tabù”. E quando hanno conquistato la loro
fiducia ecco che le conversazioni passano dai messaggi in chat agli sms.
Dai toni affettuosi alla volgarità più esplicita. Dalle parole alle
foto fino al sesso telefonico e alla masturbazione via web cam e, in
alcuni casi, all’incontro e alla violenza sessuale. E quell’amore
inizialmente promesso può diventare un abuso.
"Con gli occhi vedo ma non guardo: così prendo il pedofilo"
La
storia di Paolo, agente della Polizia postale: "Non bisogna mai entrare
in empatia con il minore che subisce un abuso. Si deve sempre e solo
volgere lo sguardo all’obiettivo: trovare il colpevole". Prima in chat e
poi nella vita
LE INTERCETTAZIONI ESCLUSIVE : - ADESCAMENTO ON LINE- CONVERSAZIONI TRA PEDOFILI
Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM
di Chiara Ribichini
“La
rabbia va tenuta lontana. Sempre. Altrimenti si rischia di sbagliare. E
un errore può essere fatale: può mandare in fumo un’indagine e mettere
in pericolo un’altra vittima”. Paolo ha 40 anni. E’ un cacciatore di
orchi on line. Un agente della Polizia Postale e delle Comunicazioni di
Torino. Ogni giorno si intrufola nel “sottobosco” delle chat, dove i
pedofili si scambiano storie, fantasie, ma soprattutto foto e video
(LEGGI L'INTERCETTAZIONE). Li osserva, li ascolta e si finge uno di
loro. Ha imparato il loro linguaggio in codice, le loro esigenze, i loro
desideri. Ma ha imparato soprattutto che per sopravvivere a quelle
immagini bisogna bucare lo schermo e rivolgere lo sguardo sempre e solo
all’obiettivo: prendere il colpevole. “Non bisogna mai entrare in
empatia con il minore che subisce l’abuso. Ogni foto, ogni video devono
essere analizzati nel modo più oggettivo possibile per cogliere anche il
più impercettibile dettaglio che possa essere utile ad identificare il
contesto. Noi vediamo ma non guardiamo. E’ questo il nostro segreto”.
Gli
occhi azzurri di Paolo“non guardano più” da 11 anni. Da quando,
cogliendo al volo un’opportunità professionale, è passato dal classico
lavoro di poliziotto di strada ai crimini informatici. Dalle scene di
omicidio agli abusi sui minori. “L’impatto è stato forte. Le immagini di
violenze sui bambini non sono facili da gestire umanamente. Ma la sfida
tra te e il pedofilo che è dietro il monitor è talmente grande che non
hai il tempo di ascoltare le emozioni: devi agire”. E agire significa
guadagnarsi la fiducia degli “amici giusti” per riuscire ad essere
accreditato nelle chat più nascoste, là dove navigano i criminali di
maggiore spicco. Ma ci vuole pazienza, possono passare anche mesi. “E’
come quando esci con una nuova comitiva: all’inizio resti in silenzio,
ascolti i discorsi degli altri, capti i loro interessi. Ti ambienti e
poi inizi ad interagire. Leghi di più con qualcuno e magari ricevi
l’invito a un’uscita tra pochi. Così, ad esempio, entri in un forum in
cui si parla di camping naturalistici e, riconoscendo qualche parola in
codice, ti avvicini a qualcuno che ti invita a parlare in una chat dove
si abbandonano le metafore e il linguaggio si fa più esplicito”. Ma
agire può significare anche fingersi vittima. “Nella penultima indagine
sono stato Carmen, una ragazza di dodici anni, nella chat di uno dei più
importanti gestori telefonici. Ho gettato l’amo e preso due esponenti
di spicco: un sacerdote delle Langhe e un pedagogo. Adescavano minori in
rete e facevano sesso telefonico con loro”.
Paolo è
l’agente che non ti aspetti. T-shirt e pantaloni sportivi ha un’aria
informale. E informale e familiare è anche l’ambiente in cui lavora.
“Siamo cinque amici prima che colleghi”. Avere un amico come compagno di
scrivania aiuta a mantenere un contatto con la realtà. E a difendersi
l’un l’altro per evitare che il dramma e la sofferenza che scorre sugli
schermi dei pc entri in quella stanza dalle grandi finestre posizionate
nella parte alta dei muri, al riparo dagli occhi esterni. “Ci
sorvegliamo a vicenda, se mi accorgo che Luca (il suo collega più
stretto, ndr) ha un momento di difficoltà, lo convinco per qualche
giorno a staccare, ad occuparsi di qualche scartoffia”. E a volte, anche
una battuta su un nickname scelto da un pedofilo può aiutare a tenere
il distacco necessario. “Nessun cinismo, solo autodifesa”.
Insieme
con Luca, Paolo ha conosciuto tanti orchi. In rete e in strada. “In
alcuni casi l’incontro è l’unico modo per riuscire ad avere delle prove
contro un presunto pedofilo. Simulando l’acquisto di materiale
pedopornografico in un bar con uno di loro, ad esempio, ho scoperto il
nome di un uomo che attirava i bambini con le figurine dei Pokemon in un
locale di Reggio Emilia per poi violentarli”. Paolo ha incontrato
operai, professori, sacerdoti. Uomini sposati e non. Trentenni e
sessantenni. E li ha arrestati. “Di fronte alle manette restano
sorpresi. Faticano a credere che la persona con cui hanno chattato per
mesi, a cui magari hanno anche confessato i problemi con la moglie o con
il proprio figlio, sia un poliziotto”. Stupore, ma mai nessuna
minaccia. Al contrario “c’è chi, uscito dal carcere, è venuto a
ringraziarmi. Il pedofilo è un criminale diverso dagli altri, ha dentro
di sé la consapevolezza di fare qualcosa di sbagliato”.
Il
contatto quotidiano con la pedofilia non ha indurito il carattere di
Paolo. Ha saputo “schermare” la sua vita privata. “Non parlo mai del mio
lavoro neanche con gli amici più cari. Il timore è che qualcuno possa
farsi un’idea sbagliata di un uomo che, seppure per una nobile causa,
riesce a guardare per ore l’inguardabile”. Storie irraccontabili anche
alla propria compagna. “So che non potrebbe capire. Non può avere la
sensibilità. Se voglio sfogarmi chiamo Luca, il mio collega”. A casa, di
quel mondo di orchi, resta solo la diffidenza. “Quella non ti abbandona
mai. Ma impari a conviverci, a impedire che diventi paranoia. E a non
vedere dietro ogni carezza rivolta a un bambino un primo approccio”.
Adescamento on line: tante vittime e nessun reato
Il
10% dei minori che frequentano le chat e i social network è stato
avvicinato da un pedofilo. Le più a rischio sono le ragazzine delle
scuole medie. E manca ancora una legge per fermare “l’orco” prima che
sia troppo tardi
LE INTERCETTAZIONI ESCLUSIVE : - ADESCAMENTO ON LINE- CONVERSAZIONI TRA PEDOFILI
Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM
di Chiara Ribichini
Non
è ancora un reato ma è la cosa più pericolosa che possa capitare a un
figlio. Si chiama adescamento on line (o grooming) ed è il tentativo di
un pedofilo di avvicinare un minore in rete. Avvicinarlo per parlare di
sesso, ottenere foto e video e arrivare gradualmente all’obiettivo:
l’abuso. E per chi frequenta le chat e i social network il rischio di
incontrare un “orco” è alto e insidioso. Un dato certo non c’è, ma si
può ipotizzare che possa capitare al 10% dei minori in rete. “E’ un
numero verosimile ma potrebbe anche essere superiore” sostiene il
direttore della II Divisione della Polizia Postale e delle Comunicazioni
Diego Buso. “La nostra percezione è che il pericolo c’è ed è tangibile
ma non ci sono numeri che possono essere registrati perché non sono per
forza legati a un reato”.
L’adescamento on line, infatti,
non ha ancora una sanzione normativa. “Lo scorso gennaio la Camera ha
dato il via libera alla ratifica della Convenzione di Lanzarote siglata
il 25 ottobre del 2007, introducendo il reato di grooming, ma il testo è
in attesa di arrivare in Senato. Allo stato attuale, se il minore non
viene indotto alla masturbazione, a produrre materiale pedopornografico,
se non viene portato fuori dalla rete, nel mondo reale nella realtà e
violentato non c’è necessariamente un reato” spiega Buso.
Dai
dati della Polizia Postale e delle Comunicazioni emerge come
l’adescamento on line sia un fenomeno in forte espansione. Negli ultimi
anni sono sempre di più infatti i pedofili, abituati ad usare la rete
solo per scambiare materiale pedopornografico, che hanno iniziato ad
utilizzare il web anche per avere contatti con i minori. Dal 2000 al
2007 si è passati dal 10 al 21%. Gli “adescatori” sono soprattutto
uomini tra i 30 e i 40 anni, esperti del web e delle nuove tecnologie.
Ma “più aumenta la diffusione di Internet e più c’è un coinvolgimento
trasversale di tutte le fasce d’età” avvertono al Centro nazionale di
Contrasto della pedopornografia on line (C.N.C.P.O.).
A
correre il maggior rischio di un adescamento sono le minorenni che
frequentano le scuole medie o il primo anno delle superiori. Tra gli 11 e
i 15 anni, con una tendenza all’abbassamento. Colpa della curiosità
femminile, dell’ingenuità, ma in parte anche del modo in cui gestiscono
la loro “vita virtuale”. “Negli ultimi anni è emerso come sempre più
spesso ragazzine in età preadolescenziale utilizzino pagine di social
network per proporsi in modo provocante e allusivo di una disponibilità
sentimentale ed erotica a coetanei ed adulti. Un fenomeno che
costituisce una nuova frontiera di impegno delle azioni di prevenzione e
repressione dello sfruttamento sessuale di minori a mezzo internet”
spiega la responsabile dell’Area Criminologica del Centro nazionale di
Contrasto della pedopornografia on line (C.N.C.P.O.) Cristina Bonucchi.
La percentuale del rischio di incontrare un pedofilo on line aumenta,
infine, in proporzione al tempo che i minori trascorrono sui social
network e nelle chat e all’imprudenza con cui si naviga.
Adescata in chat a 13 anni da un pedofilo: l'intercettazione
L'uomo,
47 anni, è stato condannato per detenzione e divulgazione di materiale
pedopornografico e per violenza sessuale. Leggi le conversazioni
intercettate dalla polizia postale
Leggi anche:
Nei panni di una 14enne in chat: e spunta “l’amico” pedofiloAdescamento on line: tante vittime e nessun reato
Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM
I
primi contatti e la successiva corrispondenza via sms tra una 13enne e
un adulto di 47 anni, che è stato poi arrestato e condannato per
violenza sessuale su minore, scambio e diffusione di materiale
pedopornografico. L'uomo si spacciava per uno psicologo e offriva in
chat sedute di terapia gratuite a una minorenne per poi arrivare
all'abuso. L’indagine è scaturita dalla segnalazione di un genitore in
allarme per aver trovato sul telefono e sul pc della figlia tracce di
conversazioni a contenuto sessuale. Il servizio di internet utilizzato è
la chat via wap di un importante gestore di telefonia mobile
italiano.Le indicazioni di nome e di luogo sono state modificate per
evidenti necessità di tutela della privacy.
Ora: 21:34:34Pedofilo (P): Ciao sono marco. Vorresti un amico che fa tanto x te.. Cosa vorresti.. Chiedi..
Ora: 21:38:59Bambina (B): Ciao sono Lucia 13 anni Savona!! Vorrei una bella rikarika:-)
Ora: 21:40:01P: Tutto quello che vuoi..
Ora: 21:41:36B: E tu ke vuoi in cambio??
Ora: 21:42:30P: Tue foto e giochi con me.. Potrei iniziare da 30 poi dipende da te..
Ora: 21:45:25P: Allora..
Ora: 21:48:17P: Fammi tv una proposta..
Ora: 21:53:05P: Iniziamo con 50:)
Ora: 21:59:48P: Almeno una risp.. Da quanto la vuoi..
Ora: 22:15:09B: Scusa!! C'erano i miei ke rompevano!!
Ora 22:19:37p: Allora va bene la mia proposta..
Ora 22:21:38B: Ke foto vuoi?? Io sono pikkola
Ora: 22:22:51P: Lo so va bene in intimo..
Ora: 22:24:03B: Ne ho solo 2
Ora: 22:24:55P: Sono tue?
Ora: 22:25:25B: Certo Xkè?
Ora: 22:26:03P: Ok.. Come sei tu fisicamente..
Ora: 22:30:14B: 1.65 castana scura 44 kg e tu?
Ora: 22:31:20P: 1.75 occhi e capelli castani, bel fisico e molto dotato..
Ora: 22:32:13B: Me lo fai vedere:-)
Ora: 22:35:46P: Ti piace il sex..
Ora: 22:36:59B: Ke intendi?? Sono ankora vergine!!
Ora: 22:37:30P: Hai fatto già qualcosa..
Ora: 22:40:06B: Qualkosina:-)
Ora: 22:40:51P: Tipo.. ? Che misura hai di seno?
Ora: 22:41:57B: Seconda:-(
Ora: 22:42:29P: Voglio vederti..
Ora: 22:45:00B: :-)
Ora: 22:47:14B: Mi fai anke la rikarika:-)
Ora: 22:47:14Mi fai anke la rikarika:-)
Ora: 22:47:54P: Certo..
Ora: 22:49:02B: E se poi non ti piaccio??
Ora: 22:49:56P: Non credo.. Ma la faccio uguale..
Ora:
22:53:53B: Sei sicuro?? Non è ke poi ti arrabbi Xkè sono troppo pikkola
e non ti piaccio?? Dimmelo prima xkè ci rimango male!! Ho 13 anni
Ora: 22:55:26P: Sicuro.. Tranquilla
B: Come la mando??Ora: 22:58:54
Ora: 22:59:47P: In che senso..
Ora: 23:00:49B: Li ricevi gli Mms??
Ora: 23:01:13P: Si..
Ora: 23:02:58B: Dammi il cel. Poi mi fai la rikarika??
Ora: 23:03:46P: Ok.. Quante foto sono..
Ora: 23:06:31B: In mutandine e reggiseno 2
Ora 23:07:50P: Si vede anche tuo viso? Ne puoi fare anche una viso e seno?
Ora: 23:09:37B: Col seno forse!! Ma il viso lo copro!! La mia amika me le ha modifikate!!
Ora: 23:11:07P: Chi mi dice che sono tue.. Il corpo può essere di chiunque oppure foto di altre..
Ora: 23:12:14B: Xkè mi conosci??
Ora: 23:13:59P: Infatti.. Le foto possono essere di chiunque.. Ne puoi fareora.:)
Ora: 23:15:44B: No ora no! E col viso non te ne mando...almeno non ankora!!
Ora: 23:16:21P: Mi devo fidare..
Ora: 23:18:03B: Anke io X la rikarika!!
Ora: 23:19:10P: Si.. Altrimenti non stavo a parlare ancora.. Dipende da te l'importo.. Se mi accontenti aumenta..
Ora: 23:22:20B: E come faccio ad akkontentarti?? Fra un pò devo anke andare a dormire??
Ora: 23:23:08P: Sparita.. Vuoi mandare quelle che hai
Ora: 23:23:45P: Una sola fatta ora e le altre due che hai..
Ora: 23:24:56B: Ora non posso farla!!
Ora: 23:25:41P: Ok.. Manda quelle che hai.:) vuoi sempre vedere quanto è grande..
Ora: 23:27:07B: Si voglio:-) Ma dammi il numero!!
Ora: 23:28:24P: 3*********. Aspetto..
Ora: 23:31:41B: Ok il numero X la rikarika è un altro...3********** Ok??
Ora: 23:34:43P: Ok.. Cosa hai fatto di sex fino a ora..
Ora: 23:38:31B: Mi hanno tokkato un pò!! E io l'hoMi hanno tokkato un pò!! E io l'ho preso in mano!!
Ora: 23:39:33P: Ti A piaciuto.? Era grande il suo..
Ora: 23:42:28B: Si avrei voluto fare di più:-)
Ora: 23:43:21P: Cosa.. :-) manda le foto e io le mie..
Ora: 23:44:33B: E poi mi fai la rikarika a quel numero??
Ora: 23:45:30P: Si..:) avresti voluto prenderlo in bocca..
Ora: 23:48:59B: Non lo sò!! Forse sentirlo dentro!! In bokka penso di no!
Ora: 23:50:29P: L'hai fatto venire mentre toccavi.. Sai che a me A troppo duro e grande..
Ora: 23:52:47B: Devo andare a dormire!! Ti mando la foto e aspetto la rikarika!
Un pedofilo e una minorenne in chat: l'intercettazione
Né
caramelle né ricariche ma lusinghe e dialoghi senza tabù: così gli
orchi avvicinano le ragazzine on line. Ma i toni pacati iniziali
degenerano presto nella volgarità più esplicita: leggi il testo della
conversazione pubblicata in esclusiva su Sky.it
Leggi anche:Io
14enne in chat: e spunta “l’amico” pedofilo"I miei occhi vedono ma non
guardano: così prendo il pedofilo"Adescamento on line: tante vittime e
nessun reato
Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM
Per
una minorenne che frequenta le scuole medie il rischio di incontrare un
pedofilo on line è alto. Molto alto, come dimostra l’inchiesta di
Sky.it. E’ bastato infatti fingersi una 14enne in chat per trovare tanti
“amici” pericolosi in cerca di ragazzine. Sono loro infatti le prede
più facili degli orchi. Colpa della voglia di essere grandi e di
quell’insaziabile curiosità per il mondo degli adulti che si avvicina.
Il pedofilo offre esattamente questo alle minorenni che avvicina in
rete: né ricariche né caramelle, ma conversazioni senza tabù. E dalle
parole si arriva spesso al sesso telefonico e, nei casi più estremi,
anche all’abuso. Ma tutto comincia in chat, con toni pacati ed educati
che degenerano rapidamente nella volgarità più esplicita.
Ecco il testo di un’intercettazione telematica realizzata dalla polizia postale, pubblicata in esclusiva su Sky.it. Adescamento on-line: i primi contattiIl
pedofilo nel giro di 4 ore chiama ben 13 volte una minorenne che non
conosce e che ha un profilo con la sua età (15 anni) sulla chat
telefonica di un famoso gestore di telefonia mobile italiano. La minore
incuriosita manda un sms al numero sconosciuto che le fa gli squilli.
Minore
(M): k 6?Pedofilo (P): ci sono rimasto male quando ho visto il tuo sms e
ho controllato il numero ed ho visto che ho sbagliato io a comporlo,
scusami tanto ma tu chi sei? (note: il pedofilo aggancia sempre le
ragazzine dicendo di aver inviato per sbaglio, chiamate, sms e squilli
al numero sbagliato)M: Sara e tu?P: Antonio ma di dove sei?di che paese
sei?Squilli ripetuti alla minoreP: rispondi per favore alla domanda, per
piacere…grazie…ma mi vuoi conoscere tramite gli sms?comunue hai un bel
nome e non so altro di te.. mi puoi dire qualcosaltro di te per esempio
di che paese sei?M: Di A*** e tu?P: R****** (note: sono paesi afferenti
alla stessa provincia, le confessioni della minore appaiono quindi ancor
più pericolose in virtù della vicinanza fisica tra minore e pedofilo e
dell’opportunità, mediata dalla conoscenza del pedofilo, di rintracciare
facilmente la minore) ma che scuole frequenti?M: Ipc a R****** quanti
anni hai?P: quasi 21 e tu? (Note: il pedofilo dichiara un’età non
corrispondente alla realtà, l’uomo ha 35 anni)..ma non sarò per caso
troppo vecchio?M: siP: ma dai ho solo 6 anni più di te…anzi 5…M: vabbè
mi sembri carino ed educato quasi quasi mi hai convinto
Adescamento on-line: la relazione amorosa
P:
che cosa pensi di me come persona?M: be non ti conosco molto bene ma
oggi mi hai dato una buona impressioneP: anch’io non ti conosco bene ma
mi piacerebbe conoscerti meglio comunque mi sei simpatica e sei davvero
molto carina e mi hai fatto una bella impressioneM. grazie..quanti
complimenti:-) ti mando un bacio smaaackP: te ne voglio fare tanti altri
bellissima…mi mandi altre tue foto??please come vuoi tu, vestita ma
meglio se me le mandi nuda…come vuoi…:-) kiss kiss kissM: non ho più
soldi nel cell come faccio?P: ti faccio io l’accredito di 3 e dai…ma non
ti ci abituare e fammi sognare dai…M: Scusa Antonio ma vorrei dir5ti
una cosa che mi preme se le tue intenzioni sono quelle di usarmi con te
non vorrei più avere a che fare, mentre se hai intenzione di stabilire
una relazione seria allora….P: Io sto cercando una tipa con cui avere
una storia seria quindi….puoi stare tranquilla, da me avrai quello che
vuoi..M: ora che te l’ho detto mi sento meglio..Adescamento on-line: il sesso esplicito
P:
Com'è farsi un dito????mi invii qualche foto sexy????smackM: (note: la
minore invia una sua foto) che dici ti piace?P: bellissimo…dai inviami
qualche foto di te in mutande mentre ti tocchi la f***…smackM:che stai
facendo tu?P: Niente di che sono sdraiato sul letto che me lo sto
toccando…tu te la stai toccando??? Rx :-)Dai mi invii qualche foto
sexy…mi fai una p****???:) Dai fammi vedere le tue supertette, il tuo
c***, la tua f*** pelosa….rx :-)P: uff..perchè non me le mandi più le
foto, una volta me le avevi fatte vedere…:-) (Note: la minore scrive più
lentamente mentre il pedofilo si fa più impaziente, mette molti puntini
di sospensione, usa molti emoticons e “baci” virtuali per rassicurarla
ma, preso dall’eccitazione, non riesce a contenere la volgarità e non
coglie i segnali di titubanza della minore)M: no le ho dovute cancellare
perché ho cambiato il cell e con quello di mia mamma non potevo
lasciargli QUELLE foto e soprattutto le tue..dai mandamene tu
qualcuna…P: ti mando quella del mio bel c****, è grosso e lungo tutto
per te… :-) smack, sei nuda? Te la posso leccare?M: sola e nudaP: ma
quante volte hai sc*****?M: sono vergine :-)…mai, mi sa che sono rimasta
l’unica!!:)P: adesso ti faccio rimediare io :-) smack e kiss kisss ti
metti tutta bella nuda e io te lo metto nel c***
http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2010/09/30/pedofilia_pedopornografia_intervista_agente_polizia_postale_chat_social_network_adescamento_on_line_minori.html