Cinque feriti con traumi facciali, 4 denunce per rissa aggravata e 2 militanti neofascisti tratti in arresto
di Redazione LiberaRoma
Pubblicato il 09 giugno 2012
Fabio Attura
Ennesima aggressione fascista lo scorso
mercoledì 6 giugno: è successo all’Orion di Ciampino, durante un
concerto della band americana “Dropkick Murphis”. Il bilancio della
serata è di cinque feriti con traumi facciali, quattro denunce a piede
libero per rissa aggravata e due esponenti di Casa Pound in stato di
arresto.
Secondo le testimonianze di chi era
presente durante l’aggressione, un gruppo di neofascisti si sarebbe
introdotto nel locale – nonostante gli fosse stato impedito, e non
temendo neanche la presenza delle forze dell’ordine chiamate dai gestori
del locale – per posizionarsi con una bandiera di Casa Pound in
prossimità del palco, inneggiando al duce e intonando cori per “Zippo
libero” (Alberto Palladino, militante di Casa Pound arrestato per
l’aggressione ai danni di giovani militanti del Pd, ndr.).
Il pubblico, che per assistere al
concerto aveva pagato un biglietto di 25 euro, non ha gradito il
fuori-programma fascista e ha iniziato a fischiare contro gli intrusi e
tentato di fargli riporre la bandiera.
Il concerto, nonostante il clima sia
teso e la serata sembri ormai compromessa, inizia regolarmente; ma, dopo
pochi brani, la band è costretta a fermarsi per due volte perché nella
pista sono in corso dei veri e propri pestaggi: volano cinghiate,
schiaffi, pugni e calci. Quando anche i musicisti decidono di
intervenire per porre fine alla mattanza, i militanti di Casa Pound
iniziano a spruzzare spray al peperoncino a chiunque gli si avvicini.
Un utente di Facebook, F. X., che era presente durante le aggressioni, posta sul social network la sua testimonianza a poche ore dai fatti: “i
fasci, con una bandiera di Casa Pound, iniziano a fare i coatti come
al solito, a spingere, a imbruttire.
Vengono riempiti di fischi da tutti. Alla terza canzone il gruppo deve fermarsi per incazzarsi con quei pezzi di merda che menano gente a buffo”, si legge nel post di F., che aggiunge: “riprendono a suonare, chiedendo di lasciare la politica e il resto fuori dalla musica, fanno 5-6 pezzi e sembra andare bene. Ma dopo si vede chiaramente un gruppo di 5-6 persone menare un solo ragazzo grevemente – e ovviamente erano quelli lì, li ho visti coi miei occhi – e Ken Casey, che è l’uomo più buono e pacifico del mondo, si incazza a bestia, sbatte il basso per terra, e stava scendendo insieme al cantante a gonfiare quei pezzi merda. Qualche minuto di casino e poi viene lanciata una bombola di spray al pepe da quei coglioni infami che fa sì che tutti noi usciamo, e ovviamente anche i Dropkick incazzati neri lasciano il palco”.
Secondo F., la polizia sarebbe rimasta fuori per venti minuti buoni, mentre all’interno del locale era in corso il pestaggio, e solo dopo avrebbe fermato i responsabili dell’aggressione; la band, dopo gli arresti, sale nuovamente sul palco, e il concerto ricomincia: “noi stavamo per andarcene quando sentiamo che ritornano sul palco – per fortuna quei fasci infami erano stati portati via – e riprendono a suonare dicendoci come in 16 anni di carriera non hanno mai visto niente del genere, prima di Roma, dove vengono per la prima volta e devono vedere scene così vergognose”, conclude F. nel suo post.
Vengono riempiti di fischi da tutti. Alla terza canzone il gruppo deve fermarsi per incazzarsi con quei pezzi di merda che menano gente a buffo”, si legge nel post di F., che aggiunge: “riprendono a suonare, chiedendo di lasciare la politica e il resto fuori dalla musica, fanno 5-6 pezzi e sembra andare bene. Ma dopo si vede chiaramente un gruppo di 5-6 persone menare un solo ragazzo grevemente – e ovviamente erano quelli lì, li ho visti coi miei occhi – e Ken Casey, che è l’uomo più buono e pacifico del mondo, si incazza a bestia, sbatte il basso per terra, e stava scendendo insieme al cantante a gonfiare quei pezzi merda. Qualche minuto di casino e poi viene lanciata una bombola di spray al pepe da quei coglioni infami che fa sì che tutti noi usciamo, e ovviamente anche i Dropkick incazzati neri lasciano il palco”.
Secondo F., la polizia sarebbe rimasta fuori per venti minuti buoni, mentre all’interno del locale era in corso il pestaggio, e solo dopo avrebbe fermato i responsabili dell’aggressione; la band, dopo gli arresti, sale nuovamente sul palco, e il concerto ricomincia: “noi stavamo per andarcene quando sentiamo che ritornano sul palco – per fortuna quei fasci infami erano stati portati via – e riprendono a suonare dicendoci come in 16 anni di carriera non hanno mai visto niente del genere, prima di Roma, dove vengono per la prima volta e devono vedere scene così vergognose”, conclude F. nel suo post.
Un’altra testimonianza, di una fonte che ci chiede di restare anonima, racconta a Libera Roma che, ad aver preso parte ai pestaggi, oltre agli esponenti di Casa Pound, vi
sarebbe anche un esponente di Blocco Studentesco – noto gruppo politico
studentesco di estrema destra, attivo negli atenei e nelle scuole della
Capitale – eletto di recente nell’ultima tornata elettorale
dell’Università di Tor Vergata.
Questo ragazzo ci è stato descritto come
una delle menti del pestaggio, che non ha esitato a picchiare senza
tregua chiunque gli capitasse sotto tiro, nonostante si trovasse
semplicemente in mezzo a ragazzi e ragazze con l’unica intenzione di
assistere a un concerto. Se a far arrabbiare i neo-fascisti sia stato il
repertorio dei Dropkick
Murphis – gruppo non schierato politicamente, ma che nelle sue canzoni
manifesta tutta la propria contrarietà verso la guerra e la violenza e
la simpatia verso la classe operaia – non è chiaro, e forse non è da
escludere. Se così fosse, questi “fascisti del terzo millennio”
avrebbero fatto l’ennesima pessima figura.
I gestori del locale di Ciampino intanto, in un comunicato, negano di aver “alcuna
responsabilità oggettiva per quanto accaduto”, e annunciano che, non
ravvisando “i presupposti per il rimborso” dei biglietti, permetteranno a
chi era presente durante la serata in cui sono avvenuti i fatti “di
partecipare gratuitamente ad un evento a scelta tra quelli in programma,
e quelli che a breve verranno annunciati, semplicemente presentando il
tagliando all’ingresso del locale”.
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