Con una delle due ragazze c’è stato anche un incontro
durante il quale ci sarebbe stato un bacio ma i genitori sono riusciti a
intervenire in tempo e a chiamare la polizia
Un livornese di 44 anni tenta di baciare una tredicenne, dopo averla
adescata su Facebook spacciandosi per un diciannovenne, ma viene
arrestato per tentata violenza sessuale dalla polizia di Livorno. La
vicenda ha inizio il primo giugno, quando il padre della ragazzina si
accorge che sulla chat della figlia c'è uno scambio di messaggi con un
apparente diciannovenne che le chiede ripetutamente un incontro. A quel
punto l'uomo denuncia tutto alla polizia postale senza dire niente alla
figlia. Il giorno dopo la tredicenne è fuori con la madre, ad un certo
punto le squilla il cellulare che aveva lasciato in casa. Risponde il
padre, che resta in silenzio ad ascoltare la voce di un uomo che,
credendo di parlare con la ragazza, le dà appuntamento per il giorno
dopo in una zona periferica della città.
La mattina successiva la tredicenne esce in bicicletta all'ora prevista
e il padre la segue in macchina. Quando arriva sul posto vede sua
figlia che tenta di divincolarsi da un uomo a bordo di uno scooter che
la prende per un braccio provando a baciarla. Il padre a questo punto
blocca il quarantaquattrenne e nasce una colluttazione. Nel frattempo,
un passante chiama il 113. Gli agenti arrivati sul posto, dopo aver
accertato il fatto, hanno arrestato il quarantaquattrenne, che finisce
ai domiciliari per tentata violenza sessuale. La polizia dopo una
perquisizione nella abitazione dell'uomo, che a seguito di un ulteriore
controllo è emerso avere precedenti per molestie, ha provveduto al
sequestro del suo computer. a polizia postale di Livorno ha ricevuto
anche una seconda denuncia.
L'uomo infatti avrebbe contattato un'altra ragazzina, amica della
tredicenne, tanto che venerdì scorso anche i genitori della seconda
adolescente avrebbero sporto denuncia con le stesse motivazioni del
padre che poi ha fatto arrestare il molestatore. Oltre ad adescare le
ragazzine su Facebook, l'uomo da circa un mese avrebbe ripetutamente
inviato loro anche sms per cercare di combinare un incontro.
04 giugno 2012
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