LODI. Adescava bambine in strada con la scusa di chiedere
informazioni stradali, guadagnava la loro fiducia mostrando i peluches
che teneva nella sua auto e proponeva loro prestazioni sessuali, anche
in cambio di piccole somme di denaro. E, secondo l’accusa, avrebbe
perfino tentato di agganciare le sue giovanissime vittime attraverso
Facebook, M. S., l’operaio di 37 anni arrestato l’altro pomeriggio a
Lodi dalla squadra mobile della locale questura con l’accusa di tentato
sfruttamento della prostituzione minorile, atti osceni in presenza di
minori e atti sessuali con minorenni, sempre con l’aggravante di aver
agito nei confronti di minori di 14 anni. Secondo l’ordinanza di
custodia cautelare, l’uomo avrebbe agito a Milano, Lodi e Pieve
Emanuele. La polizia lo ha arrestato nella sua abitazione di Lodi nel
quartiere popolare di San Fereolo, dove vive con una ragazza che è
apparsa assolutamente ignara dei comportamenti contestati all’uomo, che
tra l’altro era già stato denunciato in passato due volte anche dai
poliziotti lodigiani per aver cercato di caricare in auto delle
minorenni avvicinandole con una scusa.
In un episodio una dodicenne era riuscita a scendere
insospettita dai complimenti morbosi che l’uomo le aveva rivolto, in un
altro erano stati i genitori, raccolta una confidenza della figlia
riguardante uno strano «passaggio», con offerta di denaro, a segnalare
l’accaduto alla questura, che aveva quindi identificato l’uomo. Il
37enne, operaio presso diverse aziende locali come socio lavoratore di
una cooperativa, in casa non aveva materiale pornografico: si presentava
come un insospettabile. Il contatto equivoco con una minorenne su
Facebook era stato oggetto di una segnalazione nel 2010 alla questura di
Roma, che anche in quel caso era risalita al lodigiano. Non si esclude a
questo punto che quell’approccio sui social network non sia stato
l’unico. Le indagini nei suoi confronti sono scattate però con la
denuncia del padre di una bambina italiana di 11 anni. In seguito, gli
inquirenti hanno potuto accertare quattro episodi a Milano. Sembra che
l’arrestato scegliesse spesso bambine straniere, che avvicinava in zone
frequentate dai ragazzini, come oratori e campi giochi. A bordo della
sua Hyundai piena di peluches, le adescava e proponeva prestazioni.
Nei prossimi giorni sarà interrogato dal gip. Non si esclude possa avere
colpito anche in altre località tra Lodi e Pavia.
08 agosto 2012
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